Lenovo protagonista a Didacta, la fiera dedicata al mondo dell’istruzione
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| Ottobre 2017 | 2619 Visite | con Commenti disabilitati su Lenovo protagonista a Didacta, la fiera dedicata al mondo dell’istruzione

È calato il sipario su Fiera Didacta Italia 2017, la prima edizione italiana che ha portato a Firenze, nelle mura della Fortezza da Basso più di 20.000 presenze in tre giorni di manifestazione e oltre 150 espositori, in un’area complessiva di 25.000 metri quadrati. Si è parlato di tecnologia e innovazione e di come entrambe possano aiutare il corpo docente a formare in modo mirato e controllato le nuove generazioni, e lo si è fatto ricordando Don Lorenzo Milani che dell’insegnamento fece la sua missione di vita. Si è parlato di consapevolezza, di inclusività e di come essere al passo con i tempi e con il resto del mondo. Sono giunte aziende da ogni angolo del globo, Germania, Austria, Gran Bretagna e Cina le presenze più importanti con oltre 153 eventi, quasi 100 workshop e un totale di 4.000 docenti iscritti. L’appuntamento con la seconda edizione è fissata per il 18 ottobre 2018 e anche il prossimo anno Fiera Didacta Italia sarà inserita dal Miur tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti.

Riflettori puntati su Lenovo, società globale da 43 miliardi di dollari che fa parte della classifica “Fortune 500”, è leader nel fornire tecnologie innovative ai mercati del pubblico consumer e professionale e in Italia nella fornitura di tecnologie per il settore education è ai vertici della classifica. Non a caso ha scelto Firenze per presentare in anteprima i nuovi strumenti per il settore education, realizzati in collaborazione con il Centro Studi Erickson e De Agostini Scuola. L’obiettivo dichiarato? Migliorare l’apprendimento, favorendo l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e la conoscenza delle lingue.

Un software Erickson, disponibile con il notebook Lenovo Essential V110, aiuterà gli studenti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) a migliorare le proprie abilità di apprendimento, oltre a monitorare in termini di sicurezza ogni tipo di accesso. Si rispetta la legge in pratica, art. 5 della legge n. 170/2010 e lo si fa rendendo flessibile e compensativa l’offerta didattica. Usando un notebook Essential V110, uno tra i più diffusi nelle scuole italiane, si potrà accedere ad un ambiente di studio digitale, dove sarà possibile modificare testi, prendere appunti e sfruttare le potenzialità della sintesi vocale per favorire l’autonomia e l’efficacia del metodo di studi.

Presentato in anteprima anche il primo kit IoT per le scuole nato da una sinergia di Lenovo Miix 320 con Teraplan Srl e qui entriamo nel campo della robotica didattica. E’ destinato alle scuole ed è la piattaforma ideale per acquisire le tecniche base di programmazione, di coding e per realizzare dei prototipi. A patto che si conoscano i componenti elettrici base. Vuoi mettere a punto un piccolo robot? Vuoi imparare a gestire un impianto di illuminazione? Ora puoi farlo.

Il volto Lenovo a Firenze aveva gli occhi e la voce di Guido Terni, Education Sales Manager: “Servono delle soluzioni tecnologiche nel campo della formazione – ha dichiarato in conferenza stampa Terni – e crediamo di averle date, non solo fornendo dei corpi macchina all’altezza ma inserendo in cima ai nostri obiettivi quello di formare i giovani al futuro, aiutandoli ad acquisire le competenze necessarie ad affrontare il mondo del lavoro, ovvero creatività, capacità di risoluzione dei problemi, tecniche di comunicazione e pensiero analitico, tutti aspetti indispensabili per competere in un mercato sempre più globale e digitale”.

Lenovo poi fa un passo in la, unisce hardware e software e propone LanSchool, un software gratuito per il canale certificato Lenovo Education, che consente a studenti e professori di interagire, ottimizzando i tempi e massimizzando l’efficacia dei compiti svolti in classe. Limita l’accesso ad applicazioni e siti web approvati, oltre ad analizzare in tempo reale ogni singola parola digitata, al solo fine di rilevare e affrontare in tempo reale problemi di violenza e bullismo.

Nell’attesa che tutte queste novità arrivino sui banchi non possiamo che augurare alla scuola del futuro di essere in grado di sfornare eccellenze che abbiano voglia di investire le loro idee nel nostro Paese, che siano in grado di farlo ripartire e che ad ascoltarli ci siano sempre menti pronte a superare ogni tipo di barriera.

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