Amerigo e Colombo, alla scoperta dell’Italia in America
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| Ottobre 2014 | 3209 Visite | con No Comments

Due giovani attori italiani, Danilo Ottaviani, nato a Torino 24 anni fa, e Francesco Meola, milanese, di 29 anni sono letteralmente scappati dall’Italia per inseguire il famosissimo sogno americano. Recitando un menu di brani e poesie italiani nei ristoranti newyorkesi di Little Italy con il nome d’arte Cristoforo e Amerigo, liberamente ispirato a quello dei due celebri esploratori: “Lo abbiamo scelto per gioco , poi abbiamo scoperto che vogliamo raccoglierne anche lo spirito”. Francesco, dopo una laurea in Lettere Moderne, si è diplomato come attore all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e ha cominciato a girare i palchi di tutta Italia. Danilo deve invece la sua formazione al Teatro Stabile di Torino. “L’idea di andare in America, – racconta Danilo- il paese delle opportunità, mi ha spinto a lasciare l’Italia , qui lavorando sodo è possibile realizzare qualsiasi progetto” e dopo tre mesi a New York,  passati a fare il cameriere in un ristorante, “ho capito che continuando a vivere senza recitare sarei impazzito , così decisi  di preparare un repertorio di pezzi e di proporlo per strada a Little Italy  “L’incontro con Francesco  ha fatto il resto: “Non appena ci siamo conosciuti ho capito che Danilo aveva avuto un’ottima idea , il suo progetto doveva essere portato fino in fondo, ma con una nuova veste. Da lì è nato il menu di Cristoforo e Amerigo, due attori girovaghi che offrono piatti particolari per clienti affamati di cibo e intrattenimento made in Italy”.Gran parte del loro successo lo attribuiscono al vasto repertorio italiano.Tra i pezzi più richiesti c’è ‘a Livella di Totò e i versi di Dante, ma il pubblico apprezza anche le poesie di Rodolfo Valentino. Il primo passo è proporsi ai locali. Ormai conosciuti dai manager dei vari ristoranti vengono accolti all’interno di fronte ai clienti perché rappresentano una grande attrattiva.Per una performance di due ore Francesco e Danilo arrivano a guadagnare anche 200 dollari: “Sul nostro menù è riportato il prezzo di ogni poesia, ma molto spesso la generosità del pubblico ci premia”. Questo progetto è già stato collaudato anche in Italia e in altri paesi europei, sempre con ottimi risultati: “Rispetto agli altri gruppi che recitano poesie ai tavoli, noi abbiamo deciso di vestirci da italiani immigrati degli anni Trenta e il nostro repertorio tocca soprattutto tematiche connesse al nostro Paese”, spiega Francesco. Per entrambi  la decisione di partire per New York ha coinciso con la voglia di cambiare orizzontiNon mancano sicuramente le difficoltà a partire dalle differenze culturali tra i due paesi, infatti, come racconta  Danilo: “Qui adorano gli italiani, ma l’approccio nei confronti della vita di tutti i giorni è radicalmente diverso, da noi si lavora per vivere, i newyorchesi invece vivono la loro occupazione come una passione. Ma non sanno cosa significhi godersi la vita, che è la nostra specialità”. Qualche volta, infatti, la nostalgia dell’Italia ha la meglio su entrambi ma per ora sanno che il futuro è nella Grande Mela, stanno diventando adulti e riescono a vedere i risultati dei loro sforzi. “Il mio sogno è lavorare in giro per il mondo e tornare in Italia solo per la famiglia e le vacanze”. – Racconta Danilo .I  progetti su cui investire sicuramente non mancano e hanno dalla loro parte ciò che serve, la giovane età, un percorso brillante di studi teatrali, esperienza e soprattutto, l’ingrediente segreto affinchè ogni piatto risulti essere un successo: il coraggio . Sono  giovani esploratori, e il loro  sogno lo hanno tirato fuori dal cassetto per evitare di fargli fare la muffa. Seguiremo le loro avventure, e chissà che un giorno non li si possa ammirare da casa, mentre percorrono  il Red Carpet più famoso al mondo durante la notte degli Oscar, d’altronde l’America cosa sarebbe se non ci fossero Amerigo e Colombo?!?

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