Viaggio al Termine delle Note: un viaggio nell’Espressionismo
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| Febbraio 2019 | 1730 Visite | con Commenti disabilitati su Viaggio al Termine delle Note: un viaggio nell’Espressionismo

Arriva a Torino la quarta edizione del Festival dell’Espressionismo (22 febbraio – 29 marzo), un momento di riflessione e di omaggio a un movimento artistico che, a partire dai primi anni del XX secolo, influenzò tutti i linguaggi, a cominciare da pittura e musica ed estendendosi via via a molti altri ambiti culturali.

Tanti gli appuntamenti (molti dei quali gratuiti) in programma, utili a farsi una cultura sul tema o ad approfondire aspetti di questa corrente che non si conoscevano.

Ragiona ad esempio sulla sua trasversalità e sulla capacità di contaminare diversi linguaggi artistici lo spettacolo “Viaggio al termine delle note”, in programma domenica 24 febbraio 2019 (ore 21) al Teatro Vittoria di Torino. Uno spettacolo che è un percorso  alla scoperta del concetto di Espressionismo, con particolare attenzione alla figura di Arnold Schönberg, compositore musicale di grandissimo talento e figura cardine di questa corrente.

Sue ad esempio le musiche dello spettacolo, a partire da “Verklärte Nacht”, il suo più celebre poema sinfonico, che verrà contaminato per l’occasione con sonorità diverse, in una colonna sonora curata da Giorgio Li Calzi ed eseguita da alcuni dei più celebri interpreti d’archi: Edoardo De Angelis e Umberto Fantini ai violini, Ula Ulijona e Mauro Righini alle viole, Manuel Zigante e Claudia Ravetto ai violoncelli, Michele Lipani al contrabbasso.

Sul palco, invece, le arti performative e letterarie verranno interpretate da Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz, e di Tiziano Scarpa, scrittore poliedrico vincitore del Premio Strega con il romanzo Stabat Mater (Einaudi, 2008).

Il compito di rappresentare le arti visive è dato all’allestimento scenico, curato da da Alessandra Morra, regista e ideatrice dello spettacolo (nonché direttrice artistica di InPoetica, Festival Trasversale delle arti) e ispirato all’opera di Schönberg (che era anche un pittore) “Lo sguardo rosso”.

La narrazione è affidata al professore di arte contemporanea Fabriano Fabbri.

L’ingresso allo spettacolo è libero fino a esaurimento posti.

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