Tradizione, famiglia, cura, artigianalità. Ma anche imprenditoria, lungimiranza e capacità. Questi sono gli ingredienti che hanno costruito nel tempo la storia del biscottificio artigianale piemontese Briccodolce.
Briccodolce celebra quest’anno vent’anni di attività imprenditoriale, un traguardo importante che testimonia la passione e la dedizione di tre generazioni di donne. Fondata nel 2004, l’azienda ha visto nascere e crescere la sua fama grazie all’impegno di Rosina, Ivana, e Vittorina, per poi passare il testimone alla più giovane della famiglia, Giulia Montanaro. Questa storia tutta al femminile ha saputo mantenere viva la tradizione piemontese dei biscotti fatti a mano, adattandola alle esigenze contemporanee senza mai perdere di vista la qualità e l’artigianalità.
Una Tradizione di Famiglia
La storia di Briccodolce inizia nella cucina di nonna Rosina, dove Giulia, ancora bambina, imparava l’arte della biscotteria. Le ricette di famiglia, tramandate di generazione in generazione, sono diventate la base su cui Ivana e Vittorina hanno costruito un vero e proprio laboratorio artigianale a Borgaretto, in provincia di Torino. Qui, ogni giorno, decine di varietà di biscotti vengono preparate con le migliori materie prime, mantenendo fede alla tradizione e alla cura che contraddistingue l’azienda.
“La nostra azienda nasce vicino a casa di mamma Rosina, custode delle nostre ricette,” raccontano Ivana e Vittorina. “L’ispirazione dei nostri biscotti viene dal Briccodolce, il ‘bricco’ della nostra casa di campagna a San Sebastiano Po. È lì che abbiamo deciso di trasformare la nostra passione in un lavoro.”
Innovazione e Successo
Nonostante le iniziali difficoltà e lo scetticismo incontrato, Ivana e Vittorina hanno perseguito il loro sogno con tenacia. Il loro obiettivo era chiaro: non fare biscotti ordinari, ma piccole delizie da gustare in momenti speciali. La loro intuizione si è rivelata vincente, permettendo a Briccodolce di costruire una rete commerciale di successo. Oggi, i loro biscotti sono presenti nelle più importanti linee aeree e ferroviarie, nonché nel canale Ho.Re.Ca., come dolci omaggi per i clienti.
Il Lancio di Parlapà
Per celebrare i vent’anni di attività, Briccodolce lancia un nuovo biscotto, il Parlapà, un omaggio alla tradizione torinese e all’amico Marco Colognesi. Questo biscotto, che ricorda nella forma un gianduiotto, è una combinazione perfetta di cacao e nocciole. “Era il periodo del Covid, e durante una chiacchierata telefonica con Marco, ci è venuta l’idea di creare un biscotto che sembrasse un cioccolatino,” racconta Vittorina. Dopo anni di tentativi, hanno trovato la ricetta perfetta per questo biscotto friabile, che si scioglie in bocca.
Il nome Parlapà, che in dialetto piemontese significa “non parlare” per esprimere stupore, incarna l’effetto che il biscotto vuole avere su chi lo assaggia per la prima volta. Il biscotto viene presentato in eleganti confezioni cilindriche, decorate con un dettaglio che richiama i portici torinesi, sottolineando il forte legame con la città.
Verso il Futuro
Con il lancio del Parlapà, Briccodolce non solo celebra il passato ma guarda anche al futuro. Le monoporzione di questo nuovo biscotto gianduiotto, confezionate singolarmente, sono perfette per il canale Ho.Re.Ca. e B2B, continuando la tradizione di offrire prodotti unici e di alta qualità ai propri clienti.
La storia di Briccodolce è un esempio di come tradizione e innovazione possano andare di pari passo. Con l’amore per la loro terra e la passione per l’artigianalità, queste donne hanno costruito un’azienda che non solo è un successo commerciale, ma anche un simbolo di tenacia e dedizione. Vent’anni di dolcezza, e il futuro sembra promettere ancora più successi per Briccodolce.
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