Torino da sognare. In ogni città ci sono luoghi magici, storici, esteticamente bellissimi. Da guardare, da vivere. Per chi può – beato lui – da comprare. Sono gli immobili di lusso, che sotto la Mole continuano ad avere un buon successo, evidentemente sotto la crescente attenzione di chi ha capitali da investire e sceglie, in un periodo così finanziariamente volatile, di rifugiarsi nel caro, vecchio mattone.
La conferma arriva dall’ultimo report “Santandrea Luxury Houses”, che mostra come nel capoluogo piemontese il mercato degli immobili di pregio abbia continuato il processo di crescita del numero delle transazioni, sulla scia dell’andamento più generale del settore residenziale. In particolare, gli immobili richiesti riguardano soprattutto soluzioni in appartamenti con metrature intorno ai 170 metri quadri e 3 camere da letto, all’interno di edifici d’epoca ristrutturati. A livello di zone sono in testa quella di via Roma e Piazza Gran Madre, così come le vie limitrofe. Ma sono in aumento anche le zone del Quadrilatero, oppure lungo via Pietro Micca e intorno a piazza Solferino. Diminuiscono invece le domande per il quartiere storicamente di lusso della Crocetta e per la zona di corso Massimo d’Azeglio.
Ma quali sono gli “accessori” che attirano di più? Nei primi sei mesi di quest’anno la terrazza è stata l’elemento maggiormente richiesto, mentre il piano basso, in particolare il piano rialzato, si conferma al primo posto nella classifica degli elementi che zavorrano un po’ la richiesta, così come la presenza di un bagno cieco (se si tratta dell’unico in casa).
Piacciono molto anche la vista panoramica, l’esistenza di un box (meglio se multiplo), il salone triplo, lo spazio per il personale di servizio, servizi anche tripli, una sala per gli hobby, un giardino o un parco e la presenza di un servizio di portineria o di sorveglianza.
Dal punto di vista degli elementi penalizzanti, invece, oltre al piano rialzato, incidono le condizioni interne ed esterne dello stabile non ottimali, il contesto circostante (se presenta elementi di degrado), il bagno cieco se unico, le spese condominiali elevate, o la mancanza di balconi o di box e posti auto.
A livello economico, negli ultimi tempi le quotazioni sono scese di circa il 3%, mentre il margine di manovra in sede di trattativa oscilla tra il 10 ei l 15%. Ci va pazienza, tuttavia: il tempo medio prima della stretta di mano decisiva è di circa 7 mesi e mezzo.
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