Conclusa ieri la kermesse dedicata agli investimenti, occhi puntati su sostenibilità e innovazione.
Un’edizione di successo il decimo Salone del Risparmio che ha chiuso ieri i battenti, superando i 15.700 visitatori in tre giorni, per oltre 100 conferenze, più di 300 speaker nazionali e internazionali e oltre 150 marchi.
Un Salone del Risparmio che si è focalizzato sulla sostenibilità, e proprio Jeffrey Sachs, uno dei principali esperti a livello mondiale in tema di sviluppo economico, direttore del Centro dello Sviluppo Sostenibile della Columbia University, nel suo keynote speech della conferenza plenaria di chiusura ha affermato:
“Abbiamo bisogno di una società educata e inclusiva, di una migliore distribuzione della ricchezza, di smettere di distruggere il nostro pianeta: per garantirci un futuro dobbiamo lavorare con il massimo impegno allo sviluppo sostenibile”
All’intervento di Sachs è seguito quello di Paolo Ciocca, Commissario Consob, che ha fatto il punto sui parametri di valutazione, sempre da un punto di vista sostenibile, delle società quotate o che si vogliono quotare. E per farlo è partito dalle basi, spiegando che il regolatore non può permettersi uno strabismo: “Questo per dire che il perseguimento di obiettivi di sostenibilità finanziaria non può prescindere da una visione integrata di due mondi: quello dell’intermediazione mobiliare e quello relativo alla disclosure delle informazioni non finanziarie”, ha argomentato Ciocca.
“La sostenibilità si integra all’interno di una missione più ampia – ha proseguito il commissario Consob – In tal senso, la direttiva 2014 ha introdotto l’obbligo per gli enti di interesse pubblico di presentare la dichiarazione sulle cosiddette non financial information. E a oggi, i soggetti che hanno predisposto questa dichiarazione sono già 210. L’Action Plan dell’8 marzo 2018, per esempio, persegue l’obiettivo di sostenere e allocare capitali privati in attività sostenibili. Ora, uno degli obiettivi che si è preposto la Commissione europea – ha aggiunto ancora – è l’individuazione di un framework normativo che classifichi le attività sostenibili con criteri uniformi: la cosiddetta tassonomia. E lo fa per assicurare che i partecipanti ai mercati finanziari integrino i fattori Esg all’interno dei loro processi di offerta e ne informino correttamente il cliente”.
Ma non solo di sostenibilità si è discusso nella tre giorni del Salone del Risparmio. Credit Suisse Asset Management per esempio, ha trattato il tema dell’innovazione, della digitalizzazione e degli impatti e le opportunità di investimento, legati proprio all’innovazione digitale, dallo streaming alla sharing economy, passando dai new medi.
A sottolineare la coerenza del tema trattato, e la scelta del pay-off, Disegniamo il tuo futuro, proprio presso lo stand Credit Suisse, è stato ospitato Scribit – ultima start up di Carlo Ratti, noto architetto e professore del MIT di Boston – piccolo robot, in grado di scrivere in diretta su ogni superficie verticale contenuti dal web, al quale si è prestata in diretta la mano creativa di Claudio Francescato.
Un salone del Risparmio che, anche quest’anno, si conferma come il momento più importante di confronto e dibattito tra gli operatori dell’industria del risparmio gestito.
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