Il Revelation Tour italiano di Mika, partito ieri sera da Torino, è stato sicuramente la rivelazione di tutto quello che sarà il tour nel suo complesso; un grande successo. Mika, non si può definire semplicemente un grande artista, la sua capacità di coinvolgimento del pubblico, ha superato ogni aspettativa, non solo di chi non aveva mai ascoltato le sue canzoni, ma anche dei suoi fan stessi. Un ragazzo che non solo fa spettacolo, ma che lui stesso è spettacolo. Un concerto realizzato con una scenografia semplicissima, fatta di colori, un pianoforte rosa con le luci e lui, Mika e la sua band.
Ha fatto quel qualcosa di diverso che nessuno aveva mai realizzato negli ultimi tempi, un vero concerto, fatto di voce e musica con le quali ha narrato l’amore per antonomasia, associando ad ogni colore un racconto, da lui stesso recitato in un italiano perfetto. Come se non bastasse, è riuscito in due momenti a sorprendere più di quanto non avesse già fatto fino a quel momento, quando ad un tratto è sceso nel parterre in mezzo al pubblico, ballando e facendo ballare e divertire i suoi fan, e quando senza musica e senza microfono, e tutto il pala Alpitour in silenzio, ha cantato un pezzo di Happy Ending. Magia pura.
Dal coinvolgimento del pubblico, ed io ero tra loro, l’unica conclusione è che lo spettacolo vero, è MIKA. Nella prima tappa italiana del suo Revelation Tour, si è letteralmente rivelato nella sua interezza artistica e umana, nel quale il pubblico ha trovato un’energia pazzesca ma anche tantissima intimità.
Prossime tappe:
Mar 26, Ancona (PalaPrometeo); mer 27, Roma (Palazzo dello Sport); ven 29, Casalecchio di Reno, Bologna (Unipol Arena); sab 30, Montichiari, Brescia (PalaGeorge); lun 2 dicembre, Livorno (Modigliani Forum); mar 3, Assago, Milano (Mediolanum Forum); sab 1 Febbraio 2020, Padova (Kioene Arena); dom 2, Bolzano (PalaOnda); mer 5, Napoli (Teatro PalaPartenope); ven 7, Bari (Palaflorio); sab 8, Reggio Calabria (Palacalafiore).