Il sostantivo “cambiamento” si riferisce a tutte quelle cose o situazioni che sono diverse da ciò che erano prima. Il cambiamento, seppur a molti faccia paura, è ovunque ed è una costante nella vita di ognuno di noi. L’umore di noi cambia continuamente, le stagioni per esempio cambiano continuamente, dall’estate all’autunno, dall’inverno alla primavera. Il termine può descrivere sia una trasformazione drastica, come abbiamo imparato sui libri di scuola ne “La metamorfosi” di Kafka, oppure anche piccole e impercettibili modifiche. Lo abbiamo visto in questi primi sei mesi del 2020. Un evento chiamato Pandemia è riuscito a travolgere e stravolgere non solo la vita privata di ognuno di noi, ma anche a livello economico soprattutto di molti piccoli e grandi imprenditori.
Alcuni, non hanno saputo reagire se non con l’arrendersi tirando i remi in barca, altri invece , hanno avuto la capacità di reinventarsi, abbracciando il cambiamento per continuare a passo spedito nella loro attività imprenditoriale. È il caso di Fassoneria, che cambia forma, ma non sostanza, al progetto, nato nel 2013 da un’idea del giovane imprenditore torinese Fabrizio Bocca, e partecipato dal Coalvi con l’obiettivo di rafforzare l’identita della carne Fassona e divulgarne la cultura in tutta Italia. La necessità di venire incontro agli imprenditori in difficoltà nel periodo successivo alla crisi sanitaria ed economica che ancora sta travolgendo tutta Italia ha fatto sì che il board di Fassoneria ripensasse la sua proposta di franchising.
“Abbiamo voluto costruire una formula più snella, una versione “light” di Fassoneria da proporre agli eventuali investitori di tutta Italia”, spiega Fabrizio Bocca, “per venire loro incontro in un periodo in cui un investimento non è una cosa facile da immaginare, né da un punto di vista economico né da quello progettuale”.
Così, oggi, il gruppo di Fassoneria ha pensato per il suo franchising una formula “bistrot”, specificatamente pensata per il take away e per il delivery. Una formula che prevede la possibilità di aprire una Fassoneria in un locale di appena 25-50 metri quadrati con un investimento ridotto, che parte da 27.900 euro. Una soluzione più snella e flessibile in grado di spaventare meno gli investitori in un periodo di grande incertezza, e contemporaneamente di andare incontro ai nuovi trend di mercato, che vedono crescere sempre di più il take away e il delivery.
La pandemia che sembrerebbe essere la causa della distruzione, a livello mondiale, dell’economia del nostro Paese, potrebbe risultare invece un buon mezzo per risollevarla con l’adeguata accettazione del cambiamento. Come diceva Henry Ford “Quando tutto sembra andare male, ricorda che gli aerei decollano contro vento, non con il vento a favore.”
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