Alla fine, il mattone è il mattone. C’è poco da fare: in Italia uno si può inventare quello che vuole, dalla diversificazione finanziaria più estrema e coraggiosa alla ricerca più creativa di nuovi territori da esplorare, ma quando si tirano le somme, la certezza che rimane sul tavolo è sempre e solo una. E cioè che l’investimento in immobili è sempre il più redditizio.
Lo confermano anche gli ultimi dodici mesi (secondo i dati elaborati dall’ufficio studi di Idealista): le rendite, le cosiddette “performance”, sono state del 7,4%. Una tendenza sostenuta in maniera sostanzialmente trasversale, con la sola eccezione degli immobili a uso commerciale, che invece hanno garantito un risultato meno vivace. Particolarmente bene gli spazi a uso ufficio, con una performance del 7,3%, ma si fanno notare anche i box auto, che dal 3,9% del 2014 si sono arrampicati fino al 6,3%. Ma si è difeso bene anche l’immobile residenziale, cresciuto del 5,1%.
Insomma, se si pensa che il rendimento di un investimento definito “sicuro” per eccellenza come le obbligazioni garantisce una performance di poco superiore al punto percentuale (1,4% quello dei buoni del tesoro a 10 anni), è facile fare le debite proporzioni: acquistare un immobile per metterlo a reddito frutta almeno tre volte di più.
E se fin qui si trovano confortanti conferme sul tema-mattone, non mancano le novità. Per esempio dal punto di vista “geografico”: i territori che danno i maggiori rendimenti, infatti, non sono necessariamente (e non solo) le grandi città: le rendite maggiori di un investimento immobiliare si trovano infatti in località “insospettabili” come Trapani (7,8%), seguita da Biella (7,5%) e Alessandria (7%). A livello di grandi centri, comunque, si casca sempre bene: Milano e Torino restituiscono un 5,4% e rappresentano il top, seguite da Firenze (5,1%), alla pari con la media nazionale. A Roma il rendimento da affitto si ferma al 5%, mentre Napoli segna un 4,1%. I centri con redditività più bassa sono Caserta, Siena, Massa e Pesaro con un indice del 3,6%.
Andando nello specifico, sono i locali a uso commerciale quelli che danno meno soddisfazioni (calano addirittura dello 0,2% rispetto al 2014, scendendo a un 7,4% comunque non disprezzabile e con un grande potenziale, secondo gli analisti). Il top, in questo caso, si trova a Milano (13,3% di rendita), ma sono interessanti anche le performance di Rimini e Lecce (sopra la doppia cifra). Per gli uffici, invece, sono Piacenza (11,7%) e Bergamo (10,2%) le punte di diamante. Se si parla di box, infine, la redditività premia soprattutto Bergamo (6,3%) e Modena (8%).
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