Gruppo BCI in corsa per la ricapitalizzazione di Carismi
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| Aprile 2017 | 2826 Views | with Commenti disabilitati su Gruppo BCI in corsa per la ricapitalizzazione di Carismi

È in corso in queste settimane l’eventuale partecipazione alla cordata di industriali italiani guidata dall’advisor Vincenzo De Bustis, il banchiere romano, ex AD di Monte Paschi e Deutsche Bank, per la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte del Gruppo BCI per circa 30 mln di euro con l’obiettivo di raggiungere i 200 mln di ricapitalizzazione.

 

L’idea dell’eventuale partecipazione del gruppo torinese, è quella di proporre l’apertura di una o più filiali a Torino con un comparto specifico dedicato alla Finanza Islamica.

 

Secondo il CEO Massimiliano Salerno, cresce sempre di più la necessità di aprirsi a nuovi mercati, la finanza islamica è una finanza principalmente partecipativa molto affine alla nostra finanza etica, riguardo allo scetticismo di molte persone non c’è un rischio di islamizzazione, considerando che il risparmio dei soli islamici presenti in Italia è stimato in circa 6 miliardi di euro, l’inserimento di un comparto bancario dedicato, altamente specializzato, può essere una grandissima opportunità per il rilancio della Banca.

Oggi in Italia nessun Istituto di credito è in grado di offrire prodotti bancari e assicurativi che rispettino i prìncipi islamici, la sola formazione di personale specializzato può rivitalizzare quelle categorie professionali come i promotori, offrendo loro un nuovo mercato in cui operare senza concorrenza.

Il Gruppo BCI ha già identificato nel prof. Paolo Pietro Biancone, docente di Finanza Islamica presso l’ Università degli Studi di Torino, direttore del Centro di Ricerca Europeo per la Finanza Islamica e autore per lo European Journal of Islamic Finance, la figura professionale più adeguata alla consulenza per questo comparto.

Già negli anni passati ci eravamo avvicinati ad un piccolo Istituto di credito con l’idea di far nascere a Torino un comparto dedicato alla finanza islamica, la cosa non ebbe seguito in quanto la Banca individuata fu assorbita da altro Gruppo bancario.

Oggi abbiamo condiviso il piano industriale presentato a Banca d’Italia da De Bustis e ci stiamo adoperando per ricercare i capitali necessari alla ricapitalizzazione della Carismi, purtroppo i tempi sono strettissimi ma siamo fiduciosi consci del fatto che il competitor Barents, oltre a non aver ancora presentato un piano industriale, cambierebbe sostanzialmente la natura della Banca spostando il ramo bancario a quello assicurativo.

Se l’operazione dovesse concretizzarsi, il nuovo Istituto potrebbe adottare un nuovo Brand.

 

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