E adesso non mangiatevi il cappello, perché se non lo sapevate è soltanto colpa vostra e di nessun altro. Quindi è meglio ripartire da qui. E da questa domanda: lo sapete che si possono collezionare i feticci della fortuna altrui e farci anche di soldi? Come?
In quel maremagnum che è il mondo del collezionismo piú o meno d’antan un posticino se l’è ricavato – nel corso del tempo – anche il collezionismo di biglietti della lotteria. E sappiate subito che il valore di un tagliando piú o meno antico puó avere quotazioni talvolta esorbitanti. Non milionario, certo, ma di un certo interesse.
Il perché di questa passione tutt’altro che scontata va cercato come al solito in ciò che rappresenta quel biglietto piú o meno fortunato scovato con non poca fatica in vecchi libri e scantinati. Per dire: il valore commerciale di un tagliando della Lotteria di Tripoli, del 1935, sulla carta può variare dai 5 ai 35 euro, salvo che non sia un vincente. Per chi non lo sapesse, ben prima del gran premio del Bahrain esistevano i Gran Premi “desertici”, e il più famoso di tutti era quello di Tripoli, il “bel suol d’amore”italiano che si correva sul “nuovissimo circuito” della Mellaha. E alla gara era abbinata una lotteria ricchissima per i parametri di allora. Il 1935 fu l’anno del trionfo di un pilota della Merces che arrivava da un paio di anni di sfighe colossali. Il suo nome è Rudolf Caracciola. Nel 1933 era rimasto vittima di un gravissimo incidente in corsa. L’anno successivo una valanga aveva travolto ed ucciso sua moglie durante una vacanza. Caracciola, quell’anno, voleva la riscossa personale e professionale. Per tutta la gara sputò sangue e sudore per mettere fuori combattimento i nostri Varzi e Nuvolari, e alla fine trionfò. Un Gp storico.
Ora, non è detto che un biglietto della lotteria di Tripoli sia lí a portata di mano per farvi iniziare alla grande la vostra collezione. In questo caso vale la pena di documentarsi un po’ e scopri altre curiosità che faranno di voi i re delle collezioni di questo tipo.
Volete un altro esempio? Pronti. Anno 1928. Viene bandita la “Grande tombola nazionale a beneficio degli orfani di guerra”. Primo premio: mezzo milione. Di lire. Duecentocinquanta euro? Dati Istat alla mano, calcolando rivalutazione, costo della vita, e un po’ di altri parametri noti soltanto agli esperti di statistica la cifra è più o meno corrispondente a 200 mila euro di oggi. Le schedine venivano vendute in buste contenenti tre biglietti, al prezzo non certo popolare di “lire cinque”. Premio da riscuotere entro 180 giorni. Il prezzo odierno per collezionisti è dai 20 ai 30 euro. Anche in questo caso vale – come per tutte le raccolte di materiale cartaceo e non soltanto lo stato di conservazione del materiale, il grado di deterioramento della carta, il colore, e via elencando.
Ma parlare di lotterie significa anche attraversare la storia d’Italia, osservando da un altro punto di vista i cambiamenti socio-storici del Paese. I grandi eventi, positivi o negativi che hanno segnato la nostra storia. Un esempio è utile per capire. Nel 1952 viene bandita la lotteria Napoli -Agnano pro alluvionati. Ticket bianco -azzurro. Grande battage pubblicitario per quella che viene definita “opera di solidarietá nazionale”. Se li cercate on line li potete trovare a prezzi vari. Ma la quotazione più o meno reale, per un singolo tagliando, è di circa 40 euro. Qualche collezionista li vende anche a cifre piú alte, ma è sempre questione quanto ci tenete ad avere nel vostro raccoglitore il “primo biglietto della solidarietà”.
E poi c’è quel mondo enorme che è quello della Lotteria Italia, quarant’anni di storia scanditi da una estrazione che, una volta l’anno, fa incrociare le dita a qualche milione di connazionali. Il mercato dei collezionisti non si risparmia, e i ticket dell’ultimo decennio si trovano assolutamente senza problemi. Magari anche a casa di qualche parente scaramantico che tiene tutto, ma proprio tutto. L’unico guaio è che il valore è scarso, da uno a due euro, non di più. a meno che non sia un ticket vincente. Ma, alla fine, quello chi ve lo consegna? In questo filone si inserisce anche l’ultima trovata: il collezionismo dei biglietti del Gratta e Vinci. Usati e vincenti. Valgono poco e rendono poco. E si rischia la truffa. Io raccolgo soltanto i biglietti delle lotterie d’epoca.And now do not despair, because if you did not know it is only your fault and no one else. So we better start from here. And from this question: did you know that it is possible to collect somebody else’s fortune fetishes and make money out it? How?
In the ocean of vintage collectable items, there is room now for lottery tickets. And you should know that the value of a coupon, more or less antique, could worth sometimes very high.
They are not worth millions, but they might be an interesting investment.
This passion comes from what the lottery ticket, more or less a lucky one that was found in old books or in some basements, represents. For example: the commercial value of a 1935 Lottery of Tripoli ticket, can vary from 5 to 35 Euros, unless it is a winner ticket. If you didn’t know, the Grand Prix “in the desert” already existed way before the Bahrain Gran Prix: the most famous one was run in Tripoli, the so called “the beautiful Italian land”, in the “new circuit” of Mellaha. And this race was linked to a quite rich lottery.
In 1935 the driver of the Mercedes, Rudolf Caracciola, was really successful after a couple of years of bad luck. In 1933 he had a terrible accident while racing and the following year his wife was killed by an avalanche during a vacation. That year Caracciola was looking for a personal and professional revenge. He swept blood for the entire race to fight against our Verzi and Nuvolari: at the end he won.
A memorable Gran Prix.
Not necessarily a Tripoli Lottery ticket will be at your finger tips to start your personal collection of tickets in a big way. In this case, it is worthwhile to read up a bit ‘and discover other curiosities that will make you the king of this kind of collections.
Some examples? Ready. Year 1928. A “Great national lottery in favour of war orphans” is announced. First prize: half million liras.
Two hundred and fifty Euros? According to some statistics, currency revaluation, living expenses and according to other parameters known only by statistic experts, that figure as it stands right now should be 200 thousand Euros. The coupons were sold in envelopes containing three tickets at an unpopular price of “five liras”. Prize to be collected within 180 days. The today’s price for collectors ranges from 20 to 30 Euros.
Also in this case – as per all the collections of printed materials and not only – the state of preservation of the material, the degree of deterioration of paper, colour, and so forth, are very important.
Talking about lotteries also means crossing the Italian history and observing from another point of view all the country socio-historical changes. It means to look at big events, positive or negative, that have marked our history. For example, in 1952 the Napoli-Agnano lottery in favour of flood victims was announced with a huge advertising campaign for what was called “national solidarity work”. The tickets were white and blue. You can find them on-line at different prices. But the right price, more or less, for one single coupon is about 40 Euros. Some collectors sell them at a high price, but it all depends how bad you want the “first ticket of solidarity” in your folder.
And then there is the Italia Lottery: forty years of history marked by a lottery extraction for which, once a year, few million Italians cross their fingers. You can easily found the tickets from the last decade on the collector market or at some relative’s houses. Unfortunately they are not worth a lot: from one to two Euros, unless it is a winning ticket (but who is going to give you that?). The latest trend: to collect used and winning “Scratch and Win” tickets. They are not worth a lot and they might be a scam. I just collect vintage lottery tickets.
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