Dal 23 settembre al 19 novembre, Palazzo Re Rebaudengo a Guarene sarà la cornice di un’avventura artistica senza confini. Vent’anni artisti attivi in Italia esplorano il concetto di identità personale e collettiva, creando un percorso espositivo che spazia dalla scultura all’installazione, dalla pittura al video.
La mostra, curata da Stefano Collicelli Cagol con Michele Bertolino, fa parte dell’ambizioso progetto Bel Paese. Promoting italian art around the world, che punta a valorizzare e internazionalizzare l’arte italiana in collaborazione con il Comitato Fondazioni Arte Contemporanea e la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Questa mostra è un’importante tappa nell’ambito di SNODI.
“Che sarà sarà” sfida l’idea di identità personale o collettiva, abbracciando corpi espansi e paesaggi alternativi. Il titolo, un omaggio alla canzone “Che sarà” dei Ricchi e Poveri e “Que sera sera,” suggerisce un futuro indefinito e aperto a possibili eventi.
Le opere in mostra pongono domande cruciali: Cos’è l’identità personale? Esiste davvero un’identità collettiva cui ci si deve conformare? Come possiamo sfuggire alle dinamiche che tendono a incasellare i nostri corpi e desideri? Possiamo essere opachi, fuggitivi, nascosti? Le opere in mostra tracciano percorsi al di là del qui e ora, aprendo spazi di riflessione oltre il singolo corpo.
Artisti in Evidenza:
- Betty Bee, Monica Bonvicini, Enrico David, Marco Giordano e Kinkaleri esplorano l’identità attraverso il corpo, considerandolo uno spazio di trasformazione, soggetto alle influenze del contesto sociale, urbano o naturale.
- RM ci mostra come il corpo possa ospitare una molteplicità di esseri.
- Roberto Cuoghi e Giulia Cenci creano opere in cui il corpo è organico e cangiante.
- Bartira, Dafne Boggeri e Caterina De Nicola indossano maschere, suggerendo un’oscurità desiderata.
- Stefano Arienti, Tomaso De Luca ed Eva Marisaldi giocano con l’inganno visivo.
- Benni Bosetto, Isabella Costabile, Gino De Dominicis, Chiara Fumai e Giulia Piscitelli esplorano la dimensione rituale e cosmologica dei corpi e degli oggetti.
Una Mostra di Sperimentazione e Innovazione
“Che sarà sarà” celebra artisti italiani attivi dagli anni Novanta a oggi, mostrando le contaminazioni tra le arti visive, la musica, la moda, il cinema, la poesia e la cultura underground. Un’opera d’arte che si trasforma in una performance, in un racconto e in una nuova forma di comunità.
Oltre alle opere in mostra, Palazzo Re Rebaudengo dedica uno spazio speciale a Marisa e Mario Merz, Gianfranco Baruchello e Michelangelo Pistoletto, con opere provenienti dalle fondazioni a loro dedicate che fanno parte del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea.
Un’Opera d’Arte in Tutta la Città
L’opera Urlo del collettivo Kinkaleri sarà visibile in numerose affissioni pubbliche in tutto il territorio di Guarene per tutta la durata della mostra. Un’opera che coinvolge attivamente la cittadinanza, in collaborazione con la biblioteca civica e il dipartimento educativo della Fondazione.
Se siete appassionati d’arte contemporanea o semplicemente curiosi di esplorare nuove prospettive sull’identità e l’arte, “Che sarà sarà” è un appuntamento che non potete perdervi. Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma 1, Guarene Orari di apertura: sabato e domenica, dalle 12 alle 19 (ingresso gratuito) Un viaggio attraverso l’arte contemporanea italiana che apre porte a nuove visioni e sfide concettuali.