Angelo, un Barile POP.
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| 2022 | News
| Ottobre 2022 | 1411 Visite | con Commenti disabilitati su Angelo, un Barile POP.

Abbiamo intervistato Angelo Barile, artista torinese, classe 1960. Sin da giovane capisce che la sua vena artistica avrà la meglio sul suo futuro professionale. Frequenta istituti scolastici tecnici, disegna fumetti e si dedica alla pittura a partire dagli anni novanta. Il segno che lo distingue sono i colori accesi e le prospettive grandangolari dei personaggi. La serie dei grandi lavori degli anni novanta, tele di grandi dimensioni parlano del tema della condizione infantile all’interno della società, un tema che con svolte diverse proseguirà fino a questi giorni. È stato invitato a collettive nazionali ed internazionali. Alcuni musei tra cui il MAU Museo Arte Urbana di Torino Italy, Museè Adzak di Parigi France, Museo Diocesano di Ancona Italy, Museo Arte Contemporanea di Parma Italy, hanno acquisito alcune sue opere. La Fondazione Casse di Risparmio di Cuneo ha acquistato 15 sue opere, parte della collezione “People”. L’istituto bancario Unicredit ha commissionato una sua opera per inaugurare la Tower in Milano. Nel 2011 è stato invitato alla 54th Biennale di Venezia nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi. Nell’anno 2012 ha partecipato alla collettiva “Stay Foolish” di pop surrealismo a Rivoli Torino. Negli ultimi anni la visione pittorica gotica lo affascina ispirandolo a rappresentarla a suo modo. Nascono così una serie di lavori ad olio su tela della serie Gothik.

Quali sono state le scelte fondamentali che ti hanno condotto a ciò che fai oggi.

Nella vita ho scelto  semplicemente di fare sin da subito quello che so fare meglio, disegnare, lo faccio da sempre… talvolta penso di essere nato con matita, pennelli e tavolozze  in mano.

Mi piacerebbe capire quali sono per te le ispirazioni, i contenuti e i modi che intervengono nel processo di creazione. Come nasce una tua opera d’arte?

Lavoro per tema, quando ho un’idea cerco di svilupparla su diverse tele, questo mi permette ad un certo punto di dare le basi  a quell’elemento scatenante  che si conclude in un’opera.

Quali sono i riferimenti artistici e culturali che ti hanno maggiormente influenzato nel corso del tempo?

Senza dubbio il mondo del fumetto mi ha segnato fino ad influenzare il mio processo creativo.  Sento di appartenere senza alcuna ombra di dubbio alla cultura pop, vuoi per appartenenza temporale, vuoi per imprinting, decisamente sento di appartenere a questa corrente che ha rivoluzionato seriamente il mondo dell’arte e il modo di fare arte.

Cosa, di un tuo dipinto, mette meglio a fuoco la tua personalità artistica?

Credo fortemente che il punto riconoscibile delle mie opere, venga fuori dalla dimensione degli occhi dei miei personaggi. Spesso nel loro sguardo si trovano riflessi panorami ed emozioni. Non è cosa facile, ma la personalità dell’artista si cela dietro dettagli che  sta all’osservatore dell’opera scoprire e interpretare.

Il tuo rapporto con i colori e con la luce? 

Se parliamo di “Luce” intesa come elemento illuminante di uno spazio, personalmente prediligo come nel caso del mio studio, lavorare con luce naturale.  Innegabile che la luce, concettualmente dal punto di vista artistico , ha un rapporto imprescindibile dall’opera stessa, ed è quell’elemento che evidenzia  colori e dettagli spesso impercettibili, quasi come una voluta  timidezza dell’artista. 

Artisti, galleristi, Istituzioni. Cosa pensi del sistema dell’arte contemporanea del nostro Paese?

Inutile dire che stiamo attraversando un periodo di grave crisi, non solo per fattori esterni, ma anche dovuto ai disastri creati nel passato dal sistema galleristico italiano che ha  creato vere e proprie bolle pronte a scoppiare. Di fatto nel panorama mondiale gli artisti italiani riconosciuti sono uno al massimo due, dovuto al cattivo lavoro fatto da molte gallerie e forme istituzionali.

Se tu oggi fossi un artista tuo collega del passato, chi saresti?

Tutti gli artisti direbbero Picasso. personalmente vorrei essere Raffaello ….anche se è morto giovanissimo

Progetti futuri.

Disegnare una tela di 20×2 metri in orizzontale.

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