La XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro si è conclusa lunedì 13 maggio 2024, registrando un notevole successo con un’impressionante affluenza di 222.000 visitatori in cinque giorni. La fiera ha mostrato una vasta area espositiva di 137.000 metri quadrati con oltre 800 stand, 51 sale e 180 laboratori. Quest’anno, il nuovo Padiglione 4 ha riscosso grande successo, ampliando l’offerta e l’accessibilità dell’evento. Gli ospiti internazionali e gli editori hanno animato il Lingotto, presentando una ricca varietà di programmi che hanno sottolineato l’importanza di una cultura letteraria inclusiva e diversificata. Questa edizione ha visto la presenza di autori e relatori di calibro internazionale, confermando l’importanza del Salone come punto di incontro globale per il mondo della letteratura.
I numeri parlano chiaro: oltre 2.000 eventi organizzati al Lingotto e 650 iniziative correlate al Salone Off nel territorio, dimostrando un engagement profondo non solo a Torino ma in tutta la regione. Il formato del Salone continua a evolversi, abbracciando una programmazione che spazia dalla neuroscienza alla gastronomia, riflettendo come la letteratura influenzi e dialoghi con vari aspetti della vita quotidiana. Il focus su lingue e culture diverse è stato evidente con i 40 eventi del palinsesto Tedesco Lingua Ospite, che hanno attratto un’attenzione significativa e dimostrato l’interesse crescente per la letteratura tedesca in Italia. Anche la Liguria, regione ospite di questa edizione, ha brillato con uno stand ispirato ai borghi liguri e 60 eventi che hanno esplorato la ricchezza culturale e letteraria della regione.
Il Salone del Libro di quest’anno ha anche celebrato l’importanza dell’innovazione nel settore editoriale, con le sezioni curate da personalità come Teresa Cremisi e Melania G. Mazzucco, che hanno offerto agli visitatori nuovi modi di interagire con i contenuti e scoprire percorsi letterari personali. Con un aumento delle vendite di biglietti online e una significativa partecipazione dei giovani, il Salone dimostra di essere un evento culturale che continua a rinnovarsi e ad attrarre un pubblico diversificato e intergenerazionale. La finale del Premio Strega Europeo e le numerose iniziative dedicate al dialogo culturale e alla sostenibilità ambientale sottolineano il ruolo del Salone come piattaforma per discussioni significative e pertinenti.
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