L’artigiano della casa 4.0: a Torino arriva Desivero. Intervista all’ad Piredda
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| 2017 | Investo Idea | News
| Ottobre 2017 | 3178 Visite | con Commenti disabilitati su L’artigiano della casa 4.0: a Torino arriva Desivero. Intervista all’ad Piredda

Nino Piredda è l’Ad di Desivero, start-up arrivata sul mercato italiano nel 2015 con l’obiettivo di risolvere problemi nel settore della termoidraulica. Se pensate che sia qualcosa di lontano da voi vi sbagliate di grosso. Quante volte avete avuto il bisogno di installare, riparare o adeguare gli impianti idrici e termici degli spazi in cui vivete? E quante volte non avete trovato la risposta che stavate cercando? Due i cardini del progetto: un approccio consulenziale a problemi che tutti noi ci ritroviamo quotidianamente ad avere e un’attenzione all’ambiente. L’innovazione parte da qui.

Un network di artigiani e professionisti supportati da una piattaforma digitale: è questa la sua idea. Bene, com’è nata? Da una esigenza di mercato o dal cambiamento in atto per cui tutto si compra virtualmente?

Il tutto nasce da una esigenza di mercato, in un settore complesso come quello idrosanitario, che si estende poi al riscaldamento, raffreddamento, all’arredo bagno, alla rubinetteria. Parliamo di una catena lunga dove nella maggior parte dei casi il produttore vende al distributore specializzato che rivende all’installatore per poi arrivare al cliente finale, in mezzo ci sono gli architetti, i progettisti, gli ingegneri. Bene questa catena lunga spesso fa acqua da tutte le parti e non dovrebbe dal momento che parliamo di tecnologie e materiali che impattano sulla vita quotidiana in termini di consumi e non solo. Ci capita di rinegoziare un contratto wifi per poche decine di euro senza renderci conto di quanto spendiamo in un impianto di riscaldamento inefficiente. Vogliamo sensibilizzare i clienti su questi temi, fornendo loro delle componenti digitali capaci di educare, il tutto al solo fine di riportare il cliente al centro, e tutto attraverso un e-commerce chiaro, trasparente nei prezzi. Il cerchio si chiude con la rete di artigiani e installatori all’altezza.

Siete sostenuti da imprenditori privati (guidati dal gruppo Clerici). Nella prima riunione, quando ancora si discuteva del progetto Desivero, cosa avete detto loro per convincerli?

Conoscono bene il settore, la distribuzione. Desivero è speciale perché è il primo progetto organico multicanale, che non è solo una vetrina digitale e neppure una società di installazione. E’ qualcosa di completo che gestisce l’esperienza del cliente in maniera ottimale, rendendolo edotto e consapevole, aiutandolo nella scelta. Tanti portali e-commerce ti forniscono l’installazione appoggiandosi ad un terzista con partita Iva, un imprenditore con una sua agenda in pratica, i nostri no, sono nostri dipendenti.

Avete fatto dei test sui consumatori? Come sono andati… quelli iniziali?

Una società di consulenza ci ha aiutato a declinare la nostra idea in un modello dettagliato, dove tutti i flussi e i processi sono stati definiti con precisione. Un’agenzia leader nel branding, ci ha aiutato a disegnare il brand, a far capire la bontà del progetto anche solo con un disegno. Una volta online il portale ha generato da subito vendite.

Qual è il professionista o il servizio più richiesto tra quelli promossi e resi disponibili da Desivero?

L’installazione di caldaie, anche se fortunatamente abbiamo un fatturato ben mixato. Puoi fare un fatturato alto vendendo macchine, ma qui i margini sono tirati e la competizione è tanta. Da noi comprano di tutto dagli accessori, ai copri wc, alla rubinetteria, passando per i sanitari.

I vostri clienti sono maggiormente uomini o donne?

Si dividono equamente tra uomo e donna non c’è una prevalenza netta di uno dei due. Il target di età non è altissimo ma neppure basso, certo è che serve avere un potere d’acquisto, quindi oserei dire che si aggira dai 30/35 anni ai 55/60 anni. Si pensa che le decisioni sugli affari di casa siano femminili e in parte è vero ma sulla parte impiantistica è l’uomo a scegliere.

L’Academy Desivero in cosa consiste?

Servono idraulici evoluti che abbiano delle competenza ma che siano in grado di spiegare le soluzioni tecnologiche al cliente, consigliandolo per il meglio. Sono risorse da costruire, e per farlo devi partire dalla scuola, devi formarli. La nostra Academy è un percorso di apprendistato professionalizzante che dura 30 mesi, dedicato ai giovani. Garantisce ai ragazzi un contratto e una formazione in aula e sul campo, dove sono affiancati da un tutor, il manutentore senior.

Al momento siete orientati in particolare verso il rinnovo dei bagni o della rubinetteria di casa, l’installazione di nuovi impianti di riscaldamento o raffrescamento. In un futuro prossimo sono previste altre aperture o inserimenti che dir si voglia?

Stiamo sviluppando un portfolio dedicato all’illuminazione per il bagno. Se ci fate caso è di basso livello quella che trovate nella maggior parte dei bagni e questo per due ragioni: l’illuminazione è seguita da chi realizza il bagno, da chi fa i mobili stessi, che non ha competenze illuminotecniche. Pensate poi anche solo alla parte critica, lo specchio, usato quotidianamente dalle donne per il make-up e dagli uomini per fare la barba. Cureremo quella parte, l’area dello specchio, abbiamo già portato a termine tutta una serie di studi legati alla selezione della temperatura di colore dei led e a come dissipare il calore.

Mercati internazionali, in che direzione andrete?

Il modello Desivero è nato per essere esportato all’estero ed è li che andremo, dopo esserci consolidati su territorio nazionale. I contenuti di successo non mancano, soprattutto la qualità dei prodotti e la loro messa in opera. Penso al mercato inglese, tedesco e francese su tutti e scopro con poco stupore che la qualità dei bagni ad esempio è mediocre, e questo vale anche per la posa delle piastrelle.

Siete da pochi mesi arrivati a Torino, dopo Padova. Come vengono scelte le città italiane da colonizzare? A Milano quando?

Milano è la piazza migliore e ci lavoriamo già tanto, pur non avendo ancora iniziato un vero e proprio programma di attivazione territoriale come nel caso di Torino, dallo spot in radio, ai tram in giro per la città. Abbiamo in mente di aprire a Bologna. A Milano, città complessa, per il momento ci sono i nostri uffici e comunque se i servizi sono geolocalizzati i prodotti sono invece acquistabili in tutta Italia.

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