«Non chiudersi in se stessi: la crisi si affronta insieme al team»«Don’t shut yourself off: Tackle the crisis with the team»
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| 2014 | 2014 – Numero 2 | Investo Coach
| Giugno 2014 | 4583 Visite | con No Comments

Non si fa altro che parlare di crisi. È praticamente impossibile di questi tempi, poter guardare la tv, leggere un giornale, fare quattro chiacchiere al bar, senza sentir parlare di crisi.

 

Manager, imprenditori, liberi professionisti sono costretti a muoversi in uno scenario ricco di tensioni e difficoltà, come se i talenti e le capacità personali fossero azzerate da una palude di immobilismo che si mescola alla paura del futuro.

 

Per capire dunque in che modo e con che spirito affrontare i momenti di oggettiva complessità come quello che stiamo attraversando, ci siamo rivolti a un professionista che per mestiere aiuta le persone a migliorare la propria vita e a raggiungere gli obiettivi.

 

Fondatore e presidente di Ekis, Livio Sgarbi, torinese, 47 anni, è un Mental Coach da oltre vent’anni e si occupa di strategie per lo sviluppo di prestazioni ottimali nei più disparati campi professionali, personali e sportivi. Livio ha seguito e segue tuttora aziende multinazionali, manager e imprenditori, oltre a lavorare con atleti professionisti e team sportivi di livello internazionale.

 

«In questi ultimi anni – è la sua premessa – sono sempre più attento a una questione che sembra di secondaria importanza: parlo della reazione psicologica della gente, dell’atteggiamento mentale che inevitabilmente si trasforma in comportamenti. È da qui che dobbiamo partire, indipendentemente dalla professione che ognuno di noi svolge».

 

Come si convive, nel caso di un imprenditore, con il timore di dover chiudere la propria attività e la preoccupazione di dover licenziare numerose persone?

 

«Occorre essere chiari e sinceri con i propri collaboratori e dipendenti. Da coach consiglio di non chiudersi a riccio, pensando di dover risolvere la crisi in solitudine. Questo è invece il momento di fare squadra, di chiedere con entusiasmo al gruppo di ricercare idee concrete e piani di riduzione dei costi. Ripeto: non flagellarsi, ma rimboccarsi le maniche tutti insieme».

 

Come può un manager, magari non giovanissimo, continuare a sentirsi la persona giusta al posto giusto, nonostante la sensazione di venire scalzati dalla velocità dell’innovazione tecnologica?

 

«Un professionista può cedere qualcosa sul lato delle nuove tecnologie, ma non perdere punti sul fronte dell’esperienza e della leadership sulle persone. Non è così importante saper usare WhatsApp e Facebook come un ragazzo di vent’anni: basta conoscerne le basi e i benefici. Poi incaricheremo qualcuno al nostro fianco che le utilizzerà anche per noi».

 

Chi è Livio Sgarbi

Fondatore e presidente di Ekis svolge attività di Master Trainer e Personal Coach e tiene seminari in Europa sulla motivazione e il potenziamento delle risorse personali. Da vent’anni si occupa di strategie per lo sviluppo delle prestazioni ottimali (peak performance training) nei più diversi campi di applicazione professionale, personale e sportiva. Ha seguito e segue tuttora in qualità di mental coach aziende multinazionali, squadre sportive (calcio, pallavolo, pallamano, equitazione, basket, golf, tennis), manager, imprenditori, professionisti e atleti di svariate discipline sportive (atletica, golf, tennis, calcio, sci eccetera). Personal coach di numerose personalità di rilievo in ambito dirigenziale, manageriale e sportivo (Carlo Ancelotti, Massimo Caputi, Marco Berry, Fabio Fognini) è stato ospite e opinionista di svariate trasmissioni televisive su Rai, Mediaset, Sky, MTV e radio nazionali (Radio Deejay, RIN, 105, Capital, Rai) in qualità di opinionista ed esperto in peak performance. Autore per la Sperling & Kupfer di due libri di successo: “Istruzioni per Vincere” e “Dai colore alla tua vita”. È oggi riconosciuto il coach più esperto e autorevole in Italia.

 We do nothing that talking about the economic crisis. Nowadays we all talk about the crisis: on tv, in the newspaper, in a bar.

 

Managers, entrepreneurs, freelance professionals are forced to live in a scenario full of tensions and difficulties, as if their talents and personal attitudes were set to zero by inactivity together with fear of the future.

 

In order to understand how to overcome this tough times  we are going through, we talked to a  professional who helps to improve people’s life and to reach their goals.

 

Founder and president of Ekis, Livio Sbargi, from Turin, 47-years old, has been  a Mental Coach for over twenty years and he is involved in developing optimum performances in different professional , personal and sport sectors. Livio worked and he is still working with multinationals, managers and entrepreneurs, besides working with professionals athletes and sport teams at an international level.

 

“In recent years – says – I have been increasingly paying attention to something that could seem less important: I am talking about the physiological reaction in people, to their mental attitude which inevitably turns into behaviors. We have to start from here, regardless  our profession”.

 

How does a businessmen live with the fear of closing his/her company and with the concern of  having to lay off many people?

 

“We need to be clear and honest with our staff and employees. My advice as a coach is not to shut yourself off and thinking of resolving the crisis in solitude. It is time to team up, to ask the group to find realistic ideas and plans to reduce costs. I repeat : do not whip over it and get down to work all together”.

 

How can a manager, maybe not too young anymore, keep feeling to be the right person at the right place, despite the feeling of being undermined by the speed of technological innovation?

 

“A professional can afford not to be up-to-date with all the new technologies,  but he has to be always up-to-date with skills and leadership on people. It is not that important how to use WhatsApp and Facebook like a twenty year old boy: it is enough to know the basis and benefits. Then we will instruct someone else to use it for us”.

 

 

 

 

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