Case e certificazione energetica: un costo da non sottovalutare
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| 2016 | News
| Marzo 2016 | 2500 Visite | con Commenti disabilitati su Case e certificazione energetica: un costo da non sottovalutare

“Green”, “smart”, “sostenibile”. Insomma: con l’energia, ormai, non si scherza più. Priorità trasversale, quella del suo utilizzo intelligente, mettendo al bando gli sprechi, non può risparmiare certo il mondo dell’edilizia e dell’immobiliare dalla sua zona di influenza. Anche perché, ormai, lo pretende anche la legge: quando si vende (o si compra) casa, la sua “patente” energetica diventa un requisito essenziale, nella valutazione dell’affare.

Ma inevitabilmente, realizzare questa certificazione comporta anche un costo per il padrone di casa. Ed ecco che, in parallelo a quello dei prezzi al metro quadro, si innesca un mercato anche delle analisi sui consumi e sulle performance delle abitazioni, grandi o piccole, ville o monolocali. In media, in Italia (secondo le rilevazioni effettuate dal portale specializzato ProntoPro.it), il costo di un certificato energetico è di 120 euro. Ma da regione a regione, da città a città, il professionista in grado di fornire questo tipo di prestazione può chiedere una parcella anche molto differente. Scorrendo le cifre, si scopre così che è Roma la città in cui i certificati energetici sono più cari, con una media superiore di circa il 16% rispetto a quella nazionale. Seconda in classifica è la città di Bolzano e al terzo posto si colloca Milano: nel capoluogo meneghino un attestato di certificazione energetica costa mediamente 138 euro. La città di Imperia vince il primato della convenienza: qui per un certificato energetico si spendono 104 euro. A pagare meno rispetto al resto d’Italia sono anche gli abitanti di città come Frosinone, in cui i costi dei certificati energetici si aggirano intorno ai 106 euro e quelli di Massa Carrara, dove per certificare un immobile medio si pagano 108 euro. Torino è leggermente più costosa della media nazionale (126 euro), mentre altre grandi città come Bologna e Firenze si collocano giusto un gradino sotto (125 euro). Un gradino sopra sta Venezia, con 127 euro.

Una nota a margine la merita l’andamento di questo particolare mercato professionale: sotto la spinta, da una parte, di una certificazione che ormai è un obbligo di legge e, dall’altra, della crescente attenzione e sensibilità delle persone su queste tematiche, i prezzi delle certificazioni energetiche stanno lentamente lievitando. E la figura professionale del certificatore è sempre più richiesta. Ecco perché, la tattica di chiedere più preventivi potrebbe risultare ancora una volta vincente, per risparmiare un po’.

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