L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce.” Così il famosissimo architetto Le Corbusier definiva l’architettura negli anni trenta del secolo scorso, mostrando, quando si parla di luce naturale , l’imprescindibile legame tra gli edifici e la luce, ma al calar del sole, qualunque progetto tende a perdere la sua enfasi e l’emozione dalla quale viene concepita.
In che modo quindi continuare a mantenere vivo lo stato emozionale del proposito degli architetti con il supporto della luce artificiale? A questa domanda, Andrea Terreno di Helitec srl, lancia un invito ai suoi colleghi architetti, li esorta in qualche modo a tornare a “giocare con la luce”. Negli ultimi anni l’evoluzione dei sistemi di illuminazione ha reso il lighting design indispensabile per valorizzare l’originalità dei progetti di architettura e interior design. La luce è, e sarà sempre uno strumento essenziale per rendere i progetti degli architetti ancora più unici e originali. Oggigiorno, i corpi illuminanti sono oggetti tecnologicamente più complessi. Dalle case ai ristoranti, dagli hotel agli uffici, i progetti di illuminazione richiedono maggiore accortezza e competenza, per migliorare non solo la vivibilità degli spazi, ma per renderli ancora più armoniosi e piacevoli.
“Noi di Helitec srl amiamo dare all’uso della luce artificiale, un carattere scenografico ed emozionale, che valorizzi gli spazi o gli oggetti, dove la stessa viene proiettata. La luce dà origine allo spazio ed esalta la terza dimensione facendo risaltare così il volume e di conseguenze le ombre. Come l’artista James Turrell i miei colleghi architetti progettisti, dovrebbero tornare a pensare la luce artificiale come se fosse una massa che bagna, scopre e fa risaltare quello che vogliono evidenziare, e giocare con essa come dei bambini, lasciando la parte più tecnica agli illuminotecnici . L’architetto, attraverso la luce, ha gli elementi, quasi come lo scultore, per creare giochi di luce e Il nostro obiettivo, supportando gli studi di architettura , è quello di farli riappropriare del tempo necessario al gioco con la luce, aiutandoli a valorizzare i loro progetti, realizzando tecnicamente l’effetto che vogliono raggiungere.”